«Te lo manda Edward.» Alzo lo sguardo dalla carta cobalto dicendo con gli occhi e con le emozioni cose che Jasper non dovrebbe nemmeno pensare.
«Non gli dirò niente.» Mi sento le guance avvampare. «Tu sei più carina di lui, perciò hai più diritto di chiedermi un favore.» Ammicca facendomi ridere.
Nella lettera che gli ho consegnato per Alice, e che lei avrà già visto, le chiedevo di fare in modo che Edward non riuscisse a venire a conoscenza di quello che ho capito provare per lui. Spero che Jasper riesca a fare altrettanto.
Un ultimo abbraccio e mi lascio alle spalle il mio cuore.
«Sarah?» Dopo un primo momento di smarrimento, ricambiò il sorriso e l’abbraccio, stringendomi a lui.Era già la seconda volta che succedeva una cosa simile e l’effetto era ogni volta più drastico per i miei poveri ormoni che, ormai, stavano indicendo uno sciopero se non avessi sbattuto Alan sulla prima superficie piana.«Stamattina te ne sei andato via senza nemmeno darmi un bacio.»~«Che ore sono?» Mi chiese con un sussurrò spettrale. Evidentemente la caffeina non aveva ancora fatto il suo dovere.Controllai l’ora sul mio cellulare, dato che l’orologio della nostra cucina aveva la pila scarica da almeno due settimane.«Quasi le due e mezza.» Addentai una foglia di lattuga, che quasi mi andò di traverso quando Heléna mi sputò il caffè in faccia.«Ma è tardissimo! Trevor mi ucciderà!» Si alzò di scatto facendo cadere la sedia a terra.La vidi sparire su per le scale e le sue urla continuarono a riecheggiare per la casa per cinque minuti buoni.Che c’entrava Trevor? Avevano un appuntamento? Non che la cosa mi sarebbe dispiaciuta, ma avrebbe anche potuto dirmelo!~«Non mi piace il tuo tono.»«Pensavo ti piacesse tutto di me.» Ghignò come suo solito.«Purtroppo ci sono più contro che pro a tuo favore McCarson.»«Ti farò cambiare idea.»«Cambierò idea quando inizierai a cambiare atteggiamento. Il dongiovanni da strapazzo non va più di moda, sai? E ora buona notte.» Lo spinsi fuori casa sbattendogli la porta sul naso.
Il mistero dell'amore è più grande che il mistero della morte. (Oscar Wilde)
« Mhmm… » Con la testa piegata di lato, Hell guardava lo schermo del suo pc come se ci fosse appena spuntata una mano.« Sei ancora indecisa fra auto e cucina? » Ovviamente non stavo parlando del prossimo acquisto che ci saremmo accollate. Semplicemente la mia cara coinquilina era finita nelle braccia di un blocco dello scrittore e non sapeva come uscirne fuori.~« Certo, ora si dice così… » Non riuscivo a resistere e la mia bocca sembrava avere vita propria.« Sarah, possibile che devi sempre pensare male? Che ti ha fatto Ben per parlare sempre male di lui? » Non avrei mai pensato di vedere la rabbia sul volto di Leo, eppure ero riuscita in questa assurda impresa.~Il cellulare in tasca vibrò avvisandomi dell’arrivo di un sms.“Una bella ragazza non dovrebbe andarsene in giro da sola! Che ne dici di un po’ di compagnia? ;)”Il mittente era sconosciuto, ma non mi ci volle molto a fare due più due; soprattutto per il « Non accetto un no come risposta! » che mi venne soffiato vicino all’orecchio.~Mi piaceva passeggiare fra gli scaffali colmi di volumi più o meno antichi. Adoravo inebriarmi dell’odore di carta stampata. Avrei passato ore a sfogliare ogni singolo libro presente in quell’enorme biblioteca. Gli alti scaffali di legno massiccio mi proteggevano dal mondo dal quale volevo nascondermi.
«Chi sono?» Non potevo crederci.«Jessica Rabbit?» Chiesi speranzosa.Più cercavo di non pensare ad Alan, più lui tornava prepotentemente nella mia vita.~«Non ti piaccio, vero?» Esordì una volta rimasti soli, prendendomi alla sprovvista.«Più che altro non mi fido di te.» Semplice e diretta, odiavo i giri di parole.~Se possibile sorrise ancora di più e non potei non ammettere con me stessa che fosse veramente bello. Non bellissimo come un divo del cinema o uno di quegli irraggiungibili modelli. Era solo… Bello.~
Love ~
«Se tu fossi stato un lupo, la risposta sarebbe stata palese. Se fossi stato umano... beh... in quel caso non ti avrebbe calcolato minimamente!»
«Leo, amore della mia vita, luce dei miei occhietti, giuro che se sulla registrazione delle prossime due ore ci sarà anche solo un sospiro dei tuoi vado a dire a Ben che bacia da schifo!» Non avrei potuto minacciarlo con una cosa più stupida di questa, ma lo sguardo terrorizzato che mi rivolse mi fece capire di aver raggiunto il mio obiettivo.~Come per confermare la teoria secondo il quale gli uomini più belli o sono gay o sono dei gran bastardi, mi si presentò davanti un bellone dai lunghi capelli castani e gli occhi neri come pozzi senza fine.
Si scambiarono un piccolo bacio a fior di labbra e Leo sorrise ancora di più quando Ben fece intrecciare le loro mani.
Ben
Con grande piacere do il via al primo spoiler di questa nuova storia che mi ha conquistata ^___^
« Sono Leonard Powell. È un vero piacere conoscerti. » Gli strinsi la mano ricambiando il suo sorriso allegro che riuscì a contagiarmi.« Sarah Hunt. » Persino il mio nome era comune e anonimo.Da allora è stato amore a prima vista. Ovviamente non nel senso comune del termine. Il bel ragazzo moro che mi si era seduto di fianco era irrimediabilmente gay. Non ci volle molto a capirlo, mi bastò parlare con lui per più di cinque minuti.Non so come, ma riuscì a conquistarmi. Ogni volta che lo vedevo mi sentivo bene e passare il tempo con lui era davvero piacevole, se non fosse stato per il suo coinquilino…
Quando l'amore ti volta le spalle... è il momento di prenderlo a calci nel culo!
Dalla storia:
Quanto tempo fa avevo pensato che in fondo l’amore non è poi questa gran fregatura?
Ecco, mi rimangio tutto: L’amore è una grandissima e fottutissima fregatura.
« Lee-Lee mi mancherai tantissimo. » La stringo più forte che posso, sicura di non farle male.« Ah certo, abbracciamo solo la morbida qui! Cos’è sono figlio dei lupi io? » Jake ci stritola con il suo abbraccio, ridendo della cavolata che ha detto.« Sai che mi mancherai anche tu Jake. Mi dispiace se ultimamente non mi sono fatta sentire molto. » Gli bacio una guancia e gli scompiglio i capelli sempre disordinati.« Ci rifaremo quando tornerai. » Sorride mostrando i suoi bei denti bianchi in contrasto col carnagione scura.« Abbraccio di gruppo! » Urla qualcuno ed in men che non si dica mi ritrovo sommersa in un caldissimo abbraccio.
I ricordi dell’ultima nostra volta si sovrappongono alle sue docili carezze, e capisco.
Capisco che questo è amore e non solo sesso.
L’amore è diverso. L’amore è dolce. L’amore è semplice. L’amore siamo solo io e lui.
Il tintinnio di un campanellino precede la voce di Edward che si appoggia alla spalliera del divano dietro di me.
L’emozione di tenere in braccio, per la prima volta, il piccolo corpo caldo di una neonata in fasce. La gioia del primo sorriso sdentato. L’euforia di sentirsi chiamare Papà. Il calore di due piccola braccia cicciottelle che si chiudono intorno al collo e due labbra sporche di marmellata che si posano sulla guancia.
Non ho più avuto il coraggio di toccarla in quel modo. Il suo corpo mi urla “prendimi” e il mio lo segue come un fedele cagnolino, ma devo resistere. Ho troppa paura di ferirla e se la perdessi… temo che non riuscirei a reggere a tanto dolore.
«Eddai Eddie non lo vuoi un bacinooooo…» Il tono lento e strascicato non è quello di una donna come avrei potuto pensare dalle parole.
«Sì, sì certo. Magari dopo.» La voce roca di Edward… da quanto non sentivo questo suono?
Prologo
I lunghi capelli rossi mi impedivano di vederne il volto e la barba lasciata crescere lo faceva somigliare ad un vecchio eremita. L’unica cosa che riuscii a notare furono le sue mani grandi e dalle lunghe dita bianche, se non mi avessero detto che era un pianista lo avrei potuto notare benissimo da sola.
Aveva un aspetto trasandato, con la grossa felpa grigia sformata che gli copriva il busto e i pantaloni neri di una vecchia tuta da ginnastica, tutti logori sul fondo, gli fasciavano le gambe coprendolo fin sotto ai piedi. Scoprii col tempo che non era avvezzo a portare nessun tipo di calzatura in casa. I piedi nudi lo trascinavano da una stanza all’altra spettro di se stesso.
«Oh mio Dio...» Mi sfugge senza che me ne renda conto, ma non ho potuto farne a meno.«Puoi continuare a chiamarmi Edward.»
“Provi amore per lei?”
Ho avuto un po' di problemi con l'editor per postare il capitolo e i discorsi di Bella forse non gli sono piaciuti perché ha deciso di sistemare tutto come pareva a lui! Spero che si legga bene lo stesso. Cercherò di sistemare se riesco in qualche maniera, ma non assicuro nulla!
Torniamo alla solita cara routine! Ciao Forks High School!
~ Here ~
«Jessica...» Stavolta sono io ad avanzare di un paio di passi fino a ritrovarmi ad un soffio dal viso della bionda. «Il solo fatto che ti abbia concesso la mia presenza è stato per puro spirito d’altruismo perché non una sola persona con più di un neurone funzionante ti girerebbe attorno. Sei fastidiosa come un gatto in calore e stupida come la pecora che ti ritrovi al posto dei capelli.» Le sussurro ad un palmo dal naso così piano che non sono sicura abbia capito cosa le ho detto.
Personaggi: Leah Clearwater
Paring: JacobXLeah
Rating: Verde
Corro Libera.
Corro Leggera.
Corro Veloce.
Corro senza pensieri.
Corro come mai prima d’ora.
Corro con il vento che mi accarezza la pelliccia.
Corro. Corro. Corro.
Le zampe affondano nel terreno graffiandolo.
Gli occhi catturano ogni movimento.
Le orecchie ascoltano ogni suono.
La mente ride delle vostre parole.
La coda si agita.
Il cuore batte forte.
La voce diventata ululato.
Il mondo si piega sotto di me, mentre io ne divento la padrona.
Corro. Corro. Corro.
Corro fino a che non ti vedo.
Mi fermo.
Ti guardo.
Allora capisco che l’unico posto in cui devo correre è dove sei tu.
Affetto, possessione, passione. Bella è la mia migliore amica, l’unica. È la mia confidente e la mia amante.
Un suo tocco, un suo sguardo e divento morbida argilla nelle sue mani. E questo mi spaventa.
Come può un vampiro dipendere da qualcosa di effimero come è il tuo tempo per me?
« Sono nato il 20 giugno del 1901 a Chicago. Mio padre, Anthony Masen, era un importante avvocato, mentre mia madre Elisabeth si limitava ad occuparsi di me e della casa. Vuoi sapere anche quando ho compiuto i primi passi o posso fare un riassunto generale?
Seth calmo! Sei un bravo ragazzo! Non puoi saltarle addosso! Cuccia Seth! Dai la zampa, rotolati, fai il morto, tutto quello che vuoi ma non saltarle addosso!
Personaggi: Edward Cullen
Paring: EdwardXBella
Rating: Arancione
Personaggi: Isabella Marie Swan
Paring: EdwardXBella
Fiamme scure fra i capelli.
Gocce d’oro negli occhi.
Candida come neve la tua pelle.
Lunghe dita, perfette per creare dolci melodie, perfette per farmi impazzire.
Fuoco vivo nella tua calda e roca voce di cui non riesco più a fare a meno.
Mentre le nostre labbra si sfiorano, mentre le nostre mani si toccano, mentre i nostri corpi si uniscono così come i nostri gemiti di piacere riempiono il mondo intorno a noi non riesco a non pensare che solo io posso godere di tutto questo.
Che solo io posso averti.
Che tu, mio bel Bastardo, sei solo Mio.
Personaggi: Jasper Withlock
Paring: JasperXAlice
Rating: Verde
Eri piccola.
Sembravi piccola.
Così piccola la prima volta che ti ho visto.
Con i tuoi capelli neri e gli occhi furbi.
Il tuo sguardo curioso.
Le tue parole sincere.
Le tue emozioni così contrastanti.
Terrore per non sapere chi fossi.
Paura per non capire cosa fossi.
Gioia nell’avermi di fronte.
Mi hai detto che ti ho fatto aspettare.
Ti ho risposto che mi dispiaceva.
Hai riso e mi hai preso per mano.
Mi hai detto che eri mia anche se non sapevi niente di me.
Ti sei affidata.
Mi hai amato.
E per questo ogni giorno ringrazio.
Ti amo.
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